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Lemans

Gara noiosa in 125, ed è gia una notizia: pedrosa oggi sembrava di un'altra categoria e dopo la delusione di jerez ( ostacolato da perugini ) ha confermato che la sua è classe cristallina.
La gara per il secondo posto è stata più incerta, anche se via via che passavano i giri il gruppetto di 6-7 inseguitori si è progressivamente ridotto a tre: cecchinello, dovizioso, de angelis. Ottima la gara di dovizioso, maturo e veloce: la più grande promessa di questo inizio di campionato. L’inossidabile Cecchinello ha ancora una volta avuto ragione dei suoi “figli” con la sua tipica condotta di gara: sto davanti e chi se ne frega degli altri! De angelis invece a mio avviso continua ad essere una “mezza” promessa: veloce è veloce ma non riesce a capire quando è il momento di accontentarsi, oggi dei tre pareva il più in difficoltà e il suo tentativo di forzare in un punto dove sorpassare non è facile mi è parso molto azzardato… azzardo che paga con una botta in terra e uno zero in classifica!

Dietro arrivano Stoner, che sta imparando bene la nuova categoria, e Ui, sempre un gran bel pilota ma lo vedo in fase calante, comprensibile anche data l’età. Poi Perugini che continua a guidare più sporco del dovuto ( almeno a mio giudizio ) con un paio di sorpassi duri ( su stoner ) e anche inutili perché poi il suo ritmo era più alto ( e infatti stoner gli è arrivato davanti ) e Jenker, oggi meno brillante del solito e che perde la testa della classifica.

Una nota sulle moto: le aprilia e le honda sembrano a pari ( su questo circuito ), la ktm continua a stentare, anche se vincent poteva far bene ma è stato buttato fuori da lorenzo, cosi come la malaguti a cui oltre a un paio di cv manca anche affidabilità ma non il pilota: lai sembra promettere bene.



Bis di Elias in 250, lo spagnolo attraversa un ottimo momento e solo de puniet ha provato a replicare ma dopo aver anche condotto la gara per qualche giro ha dovuto lasciar perdere accontentandosi di un buon secondo posto. Il francese quest’anno ha dalla sua un ottima costanza.
Incredibile rolfo che sfodera ancora una gara maiuscola con una moto che in diritta proprio non va, lucidissima la sua gara e pronto ad approfittare un errore di nieto ( non è una novità… ). Ma ancora più incredibile la gara di matusdo con una yamaha che va meno della honda di rolfo era li con loro, l’impressione che ho è che a due fra i meglio piloti della 250 abbiano dato due fra le peggio moto.
Peccato per battaini fuori per un suo errore, mentre il suo compagno di squadra ( come si scrive? Guintoli… boh! ) dopo aver a lungo sognato il podio si è trovato alla fine 6°.

La gara comunque è stata condizionata dallo scontro fra porto e poggiali ( ho perso la scena perché per saltare la pubblicità non ho visto la scena.. quindi non posso dire la mia ) con porto che con la stessa moto di rolfo era più avanti di lui e con poggiali che aveva possibilità di fare tris.

Sulle moto: non capisco se l’aprilia di poggiali sia la stessa di nieto ed elias e de puniet, in teoria tutte ufficiali, perché francamente la moto del samarinese ha un motore incredibile. Le cose son due: o la sua moto è “super ufficiale” oppure rossano brazzi ne sa una più del diavolo!
Le honda non vanno e le yamaha sono quelle dei tempi di yacque e nakano… facile capire chi vincerà il titolo marche!

Piove… chissà che rottura di GP!!!
E invece viene fuori una gara emozionantissima, con dei numeri da duri, numeri che ti fanno saltare sulla sedia.
La partenza mostra la solita accelerazione bruciante con Capirex che scatta davanti. Anche Rossi indovina il rilascio della frizione ma alla prima curva viene infilato da un Barros come al solito arrembante.
Quella di Biaggi non è di sicuro la sua miglior partenza, ma ben presto si sbarazza insieme a Gibernau di chi lo precede. Max si esibisce in una meravigliosa staccata ai danni di Checa e in un sorpasso all'esterno a Checa in uscita dalla esse.
Si vede nelle prime posizioni anche Macio Melandri, ma forse non ha ancora il ritmo di gara… nel polso!
La prima posizione della Ducati mostra qualche limite quasi preannunciando il destino che si compirà da lì a qualche giro nel ritiro del coriaceo bolognese. Pare siano stati problemi elettrici ad ammutolire la sua desmosedici; a dire il vero sembra tanto la classica scusa usata di solito in F1 per celare ben altri problemi, ma noi preferiamo credergli.
Senza Capirossi sono Rossi e Barros a fare l'andatura, mentre Max cerca di restare in scia. Il brasiliano è il solito osso duro; non velocissimo ma terribilmente duro da passare, tanto che il dottore impiega qualche giro di studio prima di mettergli le ruote davanti. Rossi inizia a guadagnare qualcosa ma Gibernau risale molto forte e insieme a Ukawa prendono Max. I giri veloci si susseguono uno dopo l'altro e in questo ritmo forsennato Bayliss perde l'avantreno e la Ducati chiude con un doppio stop.
Ma non è così negativa per le case italiane perché un Haga in gran spolvero fa segnare il giro più veloce con l'aprilia RS3 che è sembrata in ripresa: 1.36.6 il miglior passaggio.
Ma Rossi è il più regolare di tutti e con costanza gira sul piede di 1.36.8 e anche se qualche inseguitore lo batte la sua costanza lo premia con quasi 4 secondi di vantaggio a metà gara.
Melandri scivola indietro mentre Checa scivola per terra…
Con Rossi solitario la bagarre si accende nelle posizioni del podio dove Max ha vita dura a tenere testa ad uno scatenato Gibernau e ad un finalmente sveglio Ukawa mentre cercano di mettere dietro l'unica Yamaha rimasta, quella di Barros…
Proprio mentre la bagarre incalza ecco scendere qualche goccia di pioggia che potrebbe salvare Max con una moto non proprio all'altezza di quelle dei suoi diretti rivali.
E' proprio questa la chiave della gara.
Il nuovo regolamento prevede che dopo due giri di ricognizione vengano compiuti i 13 giri rimasti, senza far più riferimento alla somma dei tempi; ovvero per la gara valgono solo gli ultimi 13 giri.
Non capiscano come i piloti possano aver accettato una proposta simile! I rischi che ognuno si è preso in tutti i giri precedenti per guadagnare una posizione vengono disciolti un una goccia d'acqua? Non lo trovo giusto. Rossi secondo me ha usato fin troppo Fair Play dicendo che oggi è toccato a lui domani a qualcun altro; di certo chi ne fa le spese sarà sempre chi domina le gare ed è facile che capiti di nuovo al Dottore.
Beh dopo la pausa i piloti tornano sullo schieramento. Tutti i top rider sono con le rain ad eccezione del team Pramac Pons che ha scelto le intermedie con lo stupore di tutti, visto che la pioggia non ha certo risparmiato Le Mans allagando buona parte della pista. Quest'anno come già detto i giri di ricognizione in caso di pioggia sono 2 e così alla fine del primo le honda Pons e Olivier Jaque rientrano per montare le rain; qui il pilota romano ha preso una vera e propria cantonata e fortunatamente le cose sono andate meno peggio di quanto si auspicava.
Forse Max sperava di pescare il jolly; una di quelle scelte azzardate che se sei fortunato vinci.
Sono scelte però che a mio avviso può fare chi non ha nulla da perdere e non chi spera di lottare per un mondiale, perché se sono le stesse del tuo avversario al limite affondi con lui e non perdi praticamente nulla. Se fosse partito con le intermedie probabilmente oggi avrebbe uno zero nel tabellino e la nuova regola dei due giri di ricognizione lo ha salvato dal naufragio.
Chi è stato invece affondato è stato un Melandri con ben altre aspettative. Dopo 5 giri era già doppiato, che vuol dire girare a 20, 25 secondi meno dei primi. Marco non è mai stato un fenomeno sull'acqua ma oggi ha toccato il fondo. Per una strana coincidenza anche l'esordio in 250 fu bagnato e non raccolse un risultato migliore soprattutto considerando che guidava una moto nettamente superiore alle altre.
Comunque con Max e Ukawa partiti dai box la gara la rifanno i soliti anfibi: Gibernau, Rossi e Barros mentre Biaggi rinviene molto bene dalle retrovie insieme a suoi compagni d'avventura. Il francese forse spinto dal pubblico di casa è quello dei tre che va più forte.
Rossi sembra non essere all'altezza dei primi due, ma ben presto con intraversate, inserimenti folli e derapate mostra gli artigli mentre Barros complica la vita a Sete. Nessuno riesce a seguirli
Ma negli ultimi giri lo spettacolo viene offerto dai due piloti Honda. Ad ogni curva sembra che ognuno dei due stia per cadere e resto con il fiato sospeso come neanche i migliori apneisti. All'ultimo giro è in testa Vale, ma il pilota di Gresini lo ripassa perché sul tratto più bagnato ne ha di più.
A poche curve dall'arrivo ripassa Rossi ma la staccata di Sete non gli permette di guadagnare la prima posizione. Ci prova ancora nelle ultime due curve il pilota di Tavullia ma esce ancora lungo e si ritrova in piega oltre il cordolo esterno, tenta di stringere la curva per uscire più forte ma non basta… Oggi è l'altra giornata di un pilota che troppa gente aveva etichettato come "Fermone Raccomandato" e che anche senza Kato dietro è in grado di vincere e divertire, con una guida all'americana!
Bravi a entrambe e complimenti per il gesto finale, in cui nonostante il casco abbiamo visto i volti sorridenti di chi si è divertito facendo divertire! Ma sicuramente qualcuno criticherà anche questo gesto di Rossi interpretandolo con chissà quale fantasia, perché qualunque cosa faccia c'è sempre chi trova qualcosa che non va'!
Tirando le somme sulle moto abbiamo visto il risveglio della Yamaha anche se Le mans è storicamente una pista amica della casa dei tre diapason che ha piazzato Barros al terzo posto e un raggiante Jacque che partiva dalla corsia box al quarto. Come la yamaha anche l'aprilia ha dato bei segni di vita mentre la Ducati è incappata in una giornata nera con lo stop di Capirossi e la scivolata di Bayliss che mi è sembrata dovuta a qualche problema di stabilità dell'anteriore.
Nessun miglioramento si è visto da Kawa e Suzuki mentre Kenny Roberts ha lasciato ancora nei box le 5 cilindri preferendo la più agile e forse più a punto vecchia due tempi.

Ed Il Polso

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