Grida la sua gioia al mondo. Quella di essere il pilota più giovane ad avere vinto il Mondiale della 250. Meglio di Biaggi, Rossi e Capirossi, che presto Marco Melandri, nuovo iridato della quarto di litro, raggiungerà nella classe MotoGp. Non è il momento di parlare di futuro, però.
C'è un titolo sudato da festeggiare, il 18esimo per l'Aprilia. "Sono felicissimo - esulta Melandri - è fantastico. E' stata una gara bellissima e difficile, il vento era molto forte ed ha complicato molto le cose in gara. Con Nieto ci siamo sorpassati un sacco di volte, quando era davanti cercava di spezzarmi il ritmo. Per questo ho sempre cercato di stargli davanti.
A cinque giri dalla fine ha cominciato a spingere molto più a fondo e vedevo che anche standogli in scia sul rettilineo avevo qualche difficoltà a superarlo. In effetti non ero perfettamente a posto con il propulsore." La stoffa del campione è venuta ugualmente fuori. Una zampata all'ultimo giro che ha lasciato di stucco Nieto.
"La decisione per andare a vincere l'ho presa all'ultimo tornante, ho mollato il freno, ho lasciato andare la moto e l'ho passato."
Ma questa vittoria ha un segreto che Melandri svela subito: "E' un trucco che ho usato qui nel 1999, in 125. Negli ultimi giri, mentre Nieto mi studiava, nella lunga curva che immette sul rettilineo finale dosavo il gas in maniera diversa rispetto a come ho fatto all'ultimo giro dove ho spalancato completamente la manetta.
Lìho dato tutto, con "due mani", ho tenuto la prima posizione e sono arrivato primo sul traguardo." La parte più difficile, comunque, sembra essere stata quella che ha preceduto la gara. Melandri nelle ultime gare aveva visto in dubbio il suo titolo con il gran recupero di Nieto.
Importante quindi l'aspetto psicologico: "L'attesa per questa gara - ammette - è stata lunga, avevo accumulato un pò di tensione, sono stato in palestra per scaricarmi e non mi sono fatto innervosire durante le prove dei giorni scorsi dagli avversari. Oggi ci ho messo quella "rabbia", quella forza e quella motivazione che ti porta a vincere, e a non mollare mai. Durante tutta la gara non mi sono mai accontentato, non volevo perdere, volevo vincere e volevo il titolo. Soprattutto, era mia intenzione tornare a casa da questa lunga trasferta con il titolo in tasca. Sono felicissimo - ripete - è fantastico".
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