26/7/2003
All'interno di un vecchio Casale nelle colline del Mugello, nell'esclusiva cornice del Golf & Country Club Poggio de Medici, sotto le luci rosse dei riflettori come si conviene ad una Star di Holliwood, Ivano Beggio in persona ha voluto presentare alla stampa il nuovo corso Aprilia che si concretizza nella futuristica RSV 2004 R Factory. La pedana girevole sul palcoscenico fa sparire la "vecchia" R gialla e compare, tra nuvole di fumo, nella classica livrea Nera, la nuova belva di Noale. A colpo d'occhio è molto più aggressiva, più compatta, filante, trabordante di Carbonio e Magnesio. Musica Rock ad alto volume, immagini impressionanti di Haga ed Edwards al Mugello, mi sembra un sogno di essere qui a fare domande all'Ing. Beggio in conferenza stampa, un Sogno che è diventato Realtà e che mi farà ringraziare l'Aprilia a vita ma questo è nulla confronto a quello che succederà domani in pista. Il Mugello è la pista regina dove provare e verificare ogni carateristica della Moto oggetto del test, la voglia di provarla è inescrivibile ma anche la stanchezza amplificata dal gran caldo, solo l'ottima cena servitaci al Golf Club, perfetti Padroni di casa, Ivano Beggio e la sig.ra Tina verificano la perfezione di tutti i particolari della serata e si intrattengono amabilmente con gli ospiti riuscendo in questo modo a stemperare la tensione, poi il meritato riposo.
27/07/2003 Ore 8.10 del mattino, il circuito è deserto, c'è incredibilmente fresco e la "Pit-Lane" è all'ombra, i box sono pieni delle nuove RSV 2004 circondate dalle innumerevoli cure dei meccanici Aprilia, ogni tester aveva il suo box ed il suo Meccanico, ogni impressione o richiesta d'intervento veniva immediatamente soddisfatta, io ho chiesto di lasciare tutto com'era perchè sicuramente i collaudatori Aprilia sono più bravi di me su questo circuito e su questa Moto. Le bombolette spray di lucidante lasceranno presto il posto alle chiavi ed ai cacciaviti ma per ora regna la calma ed il silenzio, un impettito Fiorenzo Agostini ( bike 5 tecnician) sta come la guardia al Milite Ignoto; sull'attenti e non parlare con nessuno! Circa 40 giornalisti avranno tra poco la fortuna di provare allo spasimo questa meraviglia Meccanica, il Rombo salirà altissimo e le gomme strideranno sul circuito Toscano, io sarò uno di quei 40! Cerco di ritornare alla realtà, i box sono Vivi, Reali, il rumore metallico familiare dei ferri che sbattono insieme, il vociare sempre più forte di Amici e colleghi che si rivedono, questa è una giornata di lavoro per la maggior parte dei presenti, per me è tutto nuovo, pista a parte, l'ambiente delle Hospitality e delle sale stampa mi attrae come una calamita, sono così preso che quasi dimentico di avere al mio fianco la mia splendida metà che con pazienza mi segue e cerca di capire. Per me è un immenso piacere fare da tramite e riferire a tutti voi quello che succede in queste giornate, su come è cambiata e come va questa Moto che io possiedo in versione 2000. Beppe Gualini come un orologio svizzero attacca il Breafing alle 8.30 seguito dalle raccomandazioni di Pellizzon e Pavanello, i professionalissimi fotografi ( sono quelli del Mondiale ) ci schedano, io sembro uno della banda Bassotti ma sorrido col mio foglio segnaletico in mano, le loro foto al Mugello saranno un cimelio da mostrare ai miei nipotini! Sono stato inserito nel gruppo "B" quello dei meno Famosi ma ho così il tempo di curiosare ovunque, di assimilare tutto ciò che trasuda dall'ambiente circostante, mi rendo conto di essere come un pollo d'allevamento in mezzo ai Falchi, sono come l'ultimo dei Bocia in mezzo alle vecchie Volpi ma se è così che si comincia mi piace. Sono le 10.20, inizia il primo turno di prova, sono 30 minuti di riscaldamento, di sintonizzazione con le caratteristiche di Moto e Circuito, non giravo al Mugello dal 2000 e con un mille non ci avevo mai messo le ruote, con le Gomme fredde la RSV 2004 Factory è nervosetta all'avantreno e così faccio 4 giri pianissimo per riscaldarle gradualmente poi inizia la danza. Le pedane sempre più vicine all'asfalto, le ginocchia che cominciano a sfregare in ogni curva, l'aveva detto Beggio che era facile ma così è più di quello che mi aspettavo, il rigore nel seguire la traiettoria impostata è il medesimo della Vecchia R ma la maneggevolezza è nettamente aumentata. Il motore ha un carattere un pò diverso dal vecchio, spinge bene dai 7000 agli 11.000 giri, sembra quasi di guidare un 4 cilindri tanta è la fluidità d'erogazione e l'allungo è impressionante, mai visto niente di simile su un bicilindrico. Alla staccata della curva S.Donato si levano 4 marce e si passa da 280 all'ora a poco più di 80 in 200 metri, niente scodinzolamenti o saltellamenti, la frizione è perfetta e si prende la corda del tornante con estrema facilità, a gomme calde anche l'avantreno è solidissimo e preciso, mi bevo le varianti senza alcuno sforzo e posso aprire tutto il gas con netto anticipo senza allargare di un millimetro. Concludo il turno verificando le capacità impennatorie del mezzo, in seconda si ribalta ma in terza si alza di progressione come un Turboelica! Il mio meccanico, Paolo Montebelli, che voglio ancora una volta ringraziare per la professionalità e la cortesia nei miei confronti, si prende cura del mezzo, rifornisce il serbatoio, verifica e lucida tutto, la Moto è pronta per la seconda sessione, io mi faccio una doccia per recuperare lucidità e comincio ad elaborare tutte le sensazioni che ho avuto. Ore 11.50, seconda sessione, la sirena chiama e mi coglie quasi di sorpresa, la Moto è già nella corsia Box ad attendermi, un minuto per infilarmi la tuta e via, la pista pare più veloce e gli automatismi sono a punto, comincio a prendere tempi di riferimento, 2.22- 2.19- 2.16 giro benissimo e senza fatica, ho trovato un altro tester che ha guida e passo come i miei e ne seguo le tracce quando, mentre mi fiondo a 8.000 giri in terza nella Arrabbiata 2, intravedo un casco giallo a centro pista completamente fuori traiettoria, mi spavento, chiudo il gas per un attimo ma sono troppo piegato, non si deve, allargo solo un metro ma.......... il posteriore parte, controsterzo, sbanda dall'altro lato, la riprendo, sbacchettata paurosa e Volo!! Sento che sto rotolando, è stato un "high side" in piena regola la moto schizza velocemente oltre il cordolo ed io devo ringraziare che sto rotolando nella polvere della via di fuga invece che sull'asfalto di una strada, le protezioni della Tuta fanno il resto ed incredibilmente ne esco incolume. Il ragazzo dal casco giallo si sente in colpa, si è fermato a lato pista per vedere come stavo, gli urlo di allontanarsi, è pericolosissimo e gli addetti al circuito espongono prima le bandiere gialle e poi la rossa, si vede che non ha alcuna esperienza di Pista, ma non erano prove riservate a professionisti? Mah! Comunque il Medico di percorso mi valuta abile e rientriamo ai Box su una Roboante e rossissima Alfa Romeo, ovviamente l'autista sgomma ed infila la corsia Box scaricandomi, col mio carico di polvere al N°10. Scendo sconsolato, sento gli occhi di tutti addosso come se avessi rubato la marmellata a Nonna Papera ma in cuor mio sento che ho la coscienza a posto, non è stata colpa mia! La tuta è da buttare ma per fortuna il casco di Doohan è intatto, i guanti pure, gli stivali sono Ok, passo tutto al lavaggio con acqua e spray detergente, con Fullgas rattoppiamo la tuta col nastro adesivo dell'Aprilia, mi fa un pò male la spalla di Cà Benno, entrambe le ginocchia hanno picchiato e le dita dalla mano sinistra hanno i lividi ai polpastrelli ma tutto sommato è andata bene, sono pronto di nuovo a scender in Pista sotto le raccomandazioni di San Pavanello che ha una luce diabolica negli occhi, se cado ancora non so se potrò raccontarlo ai Nipoti! Pausa Pranzo Un ricchissimo Buffet ci accoglie, si nota subito che non è il livello è molto alto, Mirella dal carrello dei Dolci capisce che anche qui c'è la supervisione della Signora Tina Beggio, mangiamo molto bene e rapidamente, scambiamo quattro chiacchiere con dei "colleghi" della carta stampata, e subito ci si prepara per la pista. Sono le 14.30, devo riprendere confidenza con tutto, con la mia spalla, con la pista, con la nuova Moto che mi hanno messo a disposizione, soprattutto devo fare i conti con la voglia di ritornare a guidare una Moto in pista. Si sa che dopo ogni botta grossa si fa sempre più fatica a ritornare a guidare a meno che si riesca a fare passare il minor tempo possibile dalla botta al ritorno in sella, ci siamo adesso si vedrà. Parto senza strattoni, liscio, piano piano sento che non c'è nulla che non va, addirittura la Moto 2 pare che vada meglio della 1, i freni vanno meglio e non ha alcuna vibrazione, sto nel sicuro e non cerco guai, giro almeno a 5 secondi dal mio passo normale ma mi diverto ancora, che bello girare in pista con questa Moto, ti asseconda in tutto e man mano che aumentano i giri aumenta anche la confidenza, calano invece gli utenti, la pista man mano che si va avanti è sempre più deserta, serve infatti una buonissima condizione atletica per poter reggere a tanti giri di pista con questo caldo. Finisce anche il terzo Turno ed è tutto Ok. Per il quarto ed ultimo turno c'è una Sorpresa, nei box compaiono delle scatolone di cartone blu che hanno, guarda caso, le dimensioni giuste a contenere dei terminali di scarico, volo da Fiore che mi conferma la notizia, faremo il quarto turno a scarichi aperti! Passa Brovedani con il PC a riprogrammare le centraline, i meccanici installano i terminali in 10 minuti e le Moto si trasformano, il progettista mi conferma che le norme Euro2 limitano molto l'efficenza di questi scarichi, con i Titanium Evo si sentirà qualche miglioramento? Detto fatto, scendo in pista e verifico, la Moto cambia carattere, riprende vigore ai medio-bassi e l'allungo ne viene addirittura esaltato, riesco a girare con 1 secondo e mezzo in meno senza aumentare l'impegno di guida, semplicemente riesco a sfruttare molto di più l'accellerazione, il rombo è delizioso, non disturba troppo ma è pieno, forte, vigoroso, a pieno gas la RSV-R Factory sembra proprio un caccia bombardiere in planata sul rettifilo del Mugello. Così finisce anche questa avventura, ritiriamo il nostro CD con tutte le foto scattate in giornata, recuperiamo i materiali tecnici, la mia povera tuta, o quel che ne resta, il caldo non accenna a diminuire e la stanchezza sale, adesso ho il solo desiderio di ritornare a casa a riposare le ossa, saluto tutti quelli che mi hanno fortemente voluto a questa Presentazione, ringrazio tutti quelli che all'Aprilia mi vogliono bene ed hanno imparato a conoscermi, ad apprezzarmi per come sono fatto, anche se rompo troppe Moto, ma che ci volete fare, io sono così, in tutto ciò che faccio ci metto il 100% dell'impegno e tutto il mio cuore, qualche volta non è la cosa più adatta per un Pilota ma credo che le parole non possano descrivere tutto quello che negli anni le Moto Aprilia hanno significato e continuano a significare per me, dico solo che se devo comprare una Moto la prendo da chi l'ha fatta col Cuore e che si commuove mentre la presenta alla stampa, che la guida in circuito insieme a me e che mi dice " se non è come ti dico io sono sempre qua, fammelo sapere", io la compro da Ivano Beggio, un Uomo che sa bene cos'è una Grande Passione.
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