L'inizio tra sfollate, imprecazioni e litigi Tutto cominciò venti anni fa; allora avevo 14 anni e mi ritrovai improvvisamente con un grande problema: i miei due migliori amici ricevettero in regalo uno dei "must"motociclistici di quei tempi: un "SI" della Piaggio.Dovete capire, stavamo sempre insieme; si rimorchiava, si ballava, si andava in comitiva ma, improvvisamente, mi ritrovai da solo...e senza donne!. La goccia che fece traboccare il vaso venne un bel sabato mattina d'estate: un appuntamento, gli zaini Invicta stracarichi per una giornata da passare al mare, i due amici, io e ...tre ragazze che litigavano per decidere chi di loro avrebbe compiuto l'epico viaggio fino a Ostia su due ruote e chi, invece, su due rotaie, con il sottoscritto; indovinate chi perse?, ma la meno carina, naturalmente!. Basta, non potevo andare avanti così; andai a casa e diedi inizio ad una delle più grandi battaglie della mia vita: far cambiare idea ad una madre, tecnica di Radiologia presso l'ospedale S.Giovanni di Roma, ed a un padre, amante fin troppo della pace e della tranquillità domestica, asserendo che il motorino non solo non era pericoloso, ma era addirittura indispensabile al sano sviluppo psico-fisico di un adolescente. La sfida assunse immediatamente dei toni molto accesi; così decisi di far leva sulla teoria in base alla quale, se proprio non dovevo avere due ruote mie, avrei usato quelle degli amici o, peggio ancora, avrei fatto il passeggero... Molte volte il grande amore comincia così:"Anvedi che te sei comprato, è stupendo...me lo fai provà e/o me ce porti a fà un giro?". Ragazzi, dirvi di non farlo sarebbe ipocrita: a 14 anni i discorsi sulle assicurazioni che non risarciscono il passeggero in caso di incidente e le sanzioni che si rischiano, sono solo folate di vento nei capelli; importantissima invece è la vostra pelle!. Non salite mai e poi mai dietro a quei neo piloti che guidano come pazzi nel traffico cittadino; non esiste nulla di più pericoloso del mix composto dall'inesperienza, dall'irruenza tipica della giovane età e dalla scelleratezza con la quale certi automobilisti guidano il proprio mezzo; invece, visto che molte ragazze hanno il motorino, cercate di farvi portare in giro da loro: sono decisamente più tranquille e poi chissà..., insieme al primo amore per le due ruote potrebbe nascere qualcos'altro. I primi rudimenti della guida motociclistica, ma soprattutto le prime regole del comportamento su strada, le appresi grazie alle gentili concessioni dei miei amici finché, a 16 anni, ottenni la mia prima cavalcatura: un grintosissimo Malaguti RCX50 da enduro.Che emozione...ricevere le chiavi dal concessionario, portarla a spinta fuori del negozio:"gira la chiave...si, ok,la spia del folle è accesa...tira l'aria e scalcia sulla pedivella..."Che suono, ragazzi!Per la verità sembrava un moscerino, ma l'entusiasmo era alle stelle finché, il mio amico accompagnatore mi invitò a scendere dicendomi:"fatti da parte,novellino".E già, avevo sempre guidato i mezzi con il variatore: chi ci capiva di cambio, frizione, scalata e via dicendo; così portammo la mia belva in garage.Inutile dirvi che feci il viaggio in auto, con il naso e le dita spiaccicate sul parabrezza; fu anche la mia prima notte insonne per pene d'amore, in attesa del pomeriggio seguente nel quale si sarebbero svolte la prime lezioni di guida con una vera moto. Cronaca del giorno dopo:"Tira la frizione...si, così...cerca il folle...un colpetto, finché vedi la spia accesa...ok,ok...adesso spingi il pedale in giù...bene, ora dai gas piano piano e molla la leva piano...piano...PIANOOO!!...dai, stai calmo e ricominciamo." Sembrano tutti dei piccoli missili i motorini...pardon, gli scooter che oggi vi fanno impazzire. Certo, sono bellissimi con quelle linee sfuggenti impreziosite dalle grafiche molto aggressive, sono facili da guidare e le loro ruotine gli conferiscono doti di maneggevolezza ( o di instabilità, dipende dai punti di vista)...però, e non me ne vogliate, sono un pochino plasticosi e...troppo simili tra loro. Se pensate che a 18 anni, presa la patente B, vi comprerete una bella, calda e comoda macchina, corredata di Hi-Fi scassa timpani, gettando così le basi di una sana e tranquilla vecchiaia,fatta di ore, giorni,anni passati in fila a guardare, senza vivere, ciò che vi circonda, allora per voi va bene lo scooter...ma, se quando vedete dei gruppi di moto cariche all'inverosimile che vanno chissà dove, sciami di tute variopinte sospese a mezz'aria in lotta con i loro bolidi che già spariscono nell'orizzonte o più semplicemente vi scoprite girati a guardarla, come fareste per una bella ragazza, malia sussurrante dispensatrice di sensazioni sconosciute, gli occhi e la mente che ci si perdono...perdono...PERDONO:"OK, CI VEDIAMO AL LAGO!",boato e via come il vento,un flash e vi risvegliate come da un sogno...ebbene, se in queste situazioni nel vostro cervello si affaccia una vocina che dice:"ahh, come vorrei...", nel vostro DNA è sicuramente celato il micidiale gene della più bella malattia di tutti i tempi: la sindrome della passione motociclistica; unica cura conosciuta è...assecondarla, con il dovuto e doveroso rispetto; quindi, a costo di sembrare out con i vostri amici, fatevi comprare una vera moto, anche se è di 50cc, con il cambio; che sia carenata o con le ruote tassellate, non importa: é importante invece che Km dopo Km, comincerà ad insegnarvi quel passo di danza, sconosciuto a molti, che si chiama guida motociclistica: un appassionante contatto intimo tra voi e ciò che diventerà la vostra migliore compagna di vita ( fidanzata, moglie e figlia permettendo!). Ecco il primo amore: non si scorda mai! A proposito..., i miei due amici presero a sfottermi bonariamente, chiamando la mia moto "cavalcone" finché, deciso un altro sabato da passare al mare, questa volta tutti e tre motorizzati, accadde l'insospettabile: le tre ragazze di turno litigarono di nuovo, ma questa volta il battibecco era motivato dal fatto che tutte volevano fare l'epico viaggio...su una moto. Quella volta la più carina me la cuccai io...
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