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Jerez

“guardiamoci pure la 250 và, anche se non ne varrà la pena…” questa era il pensiero del sottoscritto prima dell’inizio della gara, ma la bellezza del motociclismo sta proprio qui.. mi sbagliavo e di parecchio!
È stata una gara fantastica con un ultimo giro che in questa classe non si vedeva da anni dove 4 piloti potevano vincere la gara; l’ha vinta chi lo meritava di più: elias che dopo due brutte batoste rimediate nelle prime due gare ( tra l’altro ad opera di un debuttante ) e con una mano a mezzo servizio ha trovato la forza prima di fare un recupero che a metà gara sembrava utopia solo credere possibile, e poi di andare a vincere combattendo con il coltello tra i denti contro un rolfo SUPERLATIVO. Incredibile come veniva passato in diritta dalla moto di poggiali ( un missile! ) e incredibile come sia rimasto sempre li… pronto a sfruttare il minimo varco. Il sorpasso contro elias all’ultimo giro è stato fantastico; peccato un vero peccato ( ma forse anche un po colpa sua ) che non riesca mai ad avere la moto giusta perché personalmente non lo ritengo inferiore ne a poggiali ne a melandri…. anzi!!
Fra i 4 il più veloce di tutti mi è sembrato il francese de puniet ma questo non gli è bastato a vincere, troppe volte è andato largo, troppi piccoli errori che in una gara tirata come questa alla fine si contano. Inolte ho avuto l’impressione che si preoccupasse solo di poggiali e quando si è accorto che erano diventati troppi li davanti era troppo tardi. Poggiali ha fatto una grande gara, 4 ( ma attaccato ai primi ) al terzo gran premio in 250 sarebbe un ottimo risultato se non avesse vinto i primi due…. l’impressione è che gli altri si siano un po svegliati; con l’eccezione di nieto francamente ridicolo come risultati e indisponente come comportamento in pista con due o tre entrate ( al primo giro!! ) sporche e brutte da vedersi. Sfortunato battaini a cui sembra sia uscita la catena…. di altri tempi il suo intervento a bordo pista per risistemarla molto bello per lo spirito del motociclismo di oggi!

Ora la smetto di scrivere bischerate e vado a gustarmi la motogp… ho pure giocato alla formulagp… vediamo se ci azzecco!

Ho fatto due! Non sono ammattito, ho fatto due al gioco formula 101 ( dove si deve indovinare i primi 8 arrivati ), per la cronaca ho indovinato la chi arrivava primo ( Rossi ) e chi arrivava settimo ( hopkins). A parte i primi 5 giri la gara è stata di una noia mortale ( per altro acuita dal sempre peggiore commento della banda di italia 1 ), soprattutto in confronto alla fantastica gara della 250.
La doppietta ducati in pole non doveva far illudere: il ritmo di rossi era insostenibile per le ducati.. e
per tutti gli altri. L’unico che nelle prove aveva fatto vedere un qualcosa di simile era stato gibernau ( nel frattempo promosso pilota ufficiale ) ma la troppa voglia di vincere lo ha reso nervoso e dopo due cadute in prova ha fatto il tris in gara….. il manico c’è, la testa per reggera la pressione ancora no!

Con questa premessa non riesco a capire la gara di loris: partire a testa bassa, con derapate da brivido e fumo dalla gomma posteriore ( al 3° giro 28!!! ) vuol dire si regalare spettacolo ma vuol anche dire non aver tanta intenzione di finire la gara… e infatti! Il fatto poi di aver battuto contro bayliss nel giro di ricognizione ( a proposito di sicurezza: ma invece di perder tempo a decidere se spostare un muretto di 20cm non sarebbe meglio darsi una regolata in certi frangenti delicati?? ) è un aggravante al suo comportamento.. se hai il manubrio piegato e una botta ad un braccio perché non partire un po più cauto? Purtroppo loris conferma i suoi limiti in quanto a regolarità di risultati, e patisce il fatto di avere un compagno di squadra… INCREDIBILE!!
Terzo in campionato al suo esordio in motogp dopo aver corso in due piste mai viste e una vista nei test invernale, un podio e una quasi pole ( 10 millesimi di differenza! ) sono risultati francamente stupefacenti; bayliss se continua cosi al mugello, barcellona e soprattutto in australia può vincere!
E con questo è dimostrato che i piloti della sbk sono ALMENO alla pari con quelli della motogp ( a 4 tempi! )…peccato per edwards arrivato prima delle sole kawa per un problema alla frizione elettronica che paga un aprilia francamente molto deludente ( l’anno scorso era colpa di dunlop e di laconi… quest’anno di chi? )
Biaggi ottimo secondo, mai in grado di impensierire rossi ( ma francamente ieri era impresa dura ) che continua a incamerare punti in attesa delle sue piste ( già le mans potrebbe essere buona ) e della moto ufficiale… Moto ufficiale che francamente non si merita hayden ne tanto meno ukawa
( giro personale più veloce al 27 giro mentre tutti lo hanno fatto fra il 3 e 5 giro… ma che faceva dormiva? ) che ogni anno con la moto sempre meglio va sempre peggio!
Nelle retrovie si fanno segnalare le ottime prestazioni di tamada ( a lungo 4° ) con l’incognita brigeston che porta a casa un buon 6° posto e di hopkins 7° con una suzuki sempre misteriosa e con la “prima guida” roberts ormai pronta per la pensione. Barros e le yamaha continuano a deludere e le kawa…. beh le kawa: se il collaudatore hofmann cede la posizione a pitt solo all’ultimo giro mentre mc coy ( prima guida! ) viene addirittura doppiato è segno che non ci hanno proprio preso per nulla: moto, gomme e piloti.. auguri!!


Il punto della situazione tecnica


Arrivati al terzo gp siamo già a fare i primi conti; forse perché è il primo gp europeo dove le squadre hanno provato per tutto l’inverno, fatto sta che dopo Jerez si tirano le prime somme.
Analizzando i primi risultati c’è chi è in paradiso, chi in purgatorio, chi brucia nelle fiamme dell’inferno.
Partiamo dal paradiso che honda e ducati hanno occupato saldamente.
Quest’anno ci sono in campo due versioni della velocissima RC 211 V. La versione ufficiale in mano a Rossi, Gibernau, Ukawa e Hayden e la versione clienti nelle mani di Biaggi, Tamada e del pilota che sostituirà il compianto Daijro Kato. Beh a vedere i risultati di Rossi si direbbe che la versione ufficiale sia infinitamente superiore alla “clienti”. Però se andiamo ad analizzare la gara di Ukawa e Tamada abbiamo potuto ben vedere come fossero sullo stesso piano. Non voglio certo dire che la Honda abbia fatto una moto nuova che va come la vecchia, ma anche se guardiamo le prestazioni di Gibernau con la vecchia e con la nuova moto notiamo che non si scostano poi di tanto. Insomma la RC 211 in versione 2003 vola (in confronto alla versione precedente) solo nelle mani di Rossi. L’interrogativo che tutti si pongono è: cosa farebbe Biaggi con quella moto. Beh dall’analisi dei due piloti Giapponesi (che possiamo mettere sullo stesso piano) non limerebbe certo 6 secondi accumulati nel GP di Spagna; Gibernau che ha strabiliato il mondo con la versione 2002 a Welkom non si è certo esaltato nella gara di casa. Quindi mi viene un dubbio: che la versione della RC 2003 sia stata cucita perfettamente x essere indossata da Rossi e tutto sommato gli altri non riescano a esaltarne il passo avanti rispetto alla versione clienti?
Chi le fa compagnia nel paradiso è certo la Ducati che con la sua desmosedici ha dimostrato come in un anno si possa realizzare una ottima moto. Certo la moto va ancora affinata, ma dopo tre GP è evidente che il motore che spinge la rossa di borgo panigale è forse il migliore del lotto. Ma il telaio? Il telaio ha ancora qualche problema di gioventù che si evidenzia in una ciclistica non perfettamente a punto soprattutto in uscita di curva, quando le derapate mettono i crisi i piloti. E’ vero che anche Rossi derapava a tutto spiano, ma guardando la manovra di Vale e quella di Capirossi notiamo delle differenze: Vale inizia a derapare a metà curva rendendo sovrasterzante la moto in modo da chiudere la traiettoria. Le derapate delle desmosedici invece inziavano più avanti portando il pilota a cercare di raddrizzare la moto al punto che più di qualche volta abbiamo visto il segno nero della gomma finire sul cordolo. La mia impressione è che le derapate di Vale siano volute (segno evidente anche la derapata all’ultimo giro dedicata al pubblico) e in quanto tale un aiuto alla guida, quelle di Capirossi siano invece imposte dalla moto. Inoltre si vede spesso la rossa ondeggiare in uscita e in inserimento segno che la moto è molto nervosa. Comunque la moto va forte e per fortuna che ci sono questi piccoli difetti di gioventù a non ammazzare il capionato.
Nel purgatorio mettiamo la Yamaha. Forse l’infortunio di Barros ha pesato sulla stagione della casa dei tre diapason, ma neanche a Suzuka aveva dato l’impressione di una buona competitività.
Meandri è all’esordio, Checa in una crisi da cui non vede via d’uscita mentre Jacque e Nakano non hanno mai dimostrato di essere a proprio agio sulle 4 tempi.
Il brasiliano aveva lasciato ben sperare con un precampionato a suon di ottimi tempi eguagliando quelli che aveva fatto con la RC 211. In questo inizio la M1 è ritornata lontano dalla Honda.
Eppure alla fine del 2002 avevamo visto una buona Yamaha nelle mani di Biaggi la cui assenza oggi pesa come un macigno ad Ywata. E forse non meno determinante è stato il limite per il team ufficiale di provare solo sui circuiti europei.
Comunque aspettiamo il definitivo ritorno alla miglior condizione di Alexandre Barros prima di far salire o scendere la yamaha.
Nella stessa situazione della Yamaha vedo l’aprilia anche se con risvolti diversi. Di sicuro era partita meglio con delle buone prestazioni a Suzuka e Welkom ma si è persa nella pista che l’ha vista impegnata per tutto l’inverno. Haga è l’ombra del funambolo che vedevamo sulla R7 mentre Edwards si sta ancora abituando ad una moto diversa e circuiti nuovi, anche se ripeto le sue prime prestazioni avevano lasciato ben sperare. Aspettiamo….
Scendendo tra le fiamme troviamo la Suzuki e la Kawasaki, due colossi che non trovano il bandolo della matassa. La Suzuki non era andata così male lo scorso anno ma neanche benissimo, mentre la verdona arranca. John Hopkins si è visto lottare nel secondo gruppetto per metà gara, mentre Kenny Roberts non si è mai visto. La GSVR è stata rivista molto in vista di questa stagione, e sul motore è stato anche rivisto l’angolo fra i cilindri. A giudicare dalle prestazioni nelle prime due gare però non si direbbe che abbiano imboccato la strada giusta e così qualche malelingua del paddock dice che sulla pista spagnola sia scesa la versione 2002. In effetti avevano stupito tutti le prestazioni delle prove che avevano visto le moto di Hamamatsu con i migliori, ma la gara ha riportato nell’anonimato i due piloti americani. La Kawasaki invece sembra una moto completamente sbagliata e forse solo con un progetto completamente nuovo riuscirà a schiodarsi dalle ultime posizioni della griglia. La moto non vuol sapere di andare e neanche i piloti a quanto pare ci mettano molto del loro, visto che il trofeo Kawa a Jerez l’ha vinto Alex Hoffman, collaudatore e schierato come wild card.
La lezione inferta a questi due colossi da Ducati è davvero impressionante.
Oggi (12/5/03 n.d.r.) scende in pista per le prime prove la KR5 che sostituirà la vecchia 2 tempi KR3 che ancora si difende dignitosamente nei confronti di moto con 70 Cv in più. Aspetteremo e vedremo; per ora sappiamo che è una 5 cilindri a cui sta lavorando anche un certo John Barnard creatore delle grandi Mclaren di F1 alla fine degli anni 80, nonché delle ferrari dei primi anni 90. Aspetteremo e vedremo… intanto ci godiamo lo spettacolo!
by Ed Il polso


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