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Valencia

Con il titolo già assegnato la 125 è sempre la solita bagarre con il solito De Angelis che promette bene in prova e spreca tutto in gara. In compenso spunta un nome nuovo e guardacaso è un italiano, Marco Simoncelli. La gara si sviluppa con Stoner subito all'attacco seguito da Barbera e Simoncelli mentre Dovizioso resta dietro con un po' di affanno e Perugini che nel secondo gruppo con Jenkner cerca di recuperare sui primi. Purtroppo per l'etrusco il gap non è recuperabile con il suo passo mentre il tedeschino dimostra di crederci andando a recuperare i primi che non risparmiano sorpassi e spettacolo. Dalle traiettorie Simoncelli dimostra quanto tenga a quel podio, perché sfrutta tutta la pista e d'altra parte era evidente quanto la sua aprilia fosse inferiore a quelle ufficiali dei suoi rivali. E così Stoner sveste i panni di rolling e va a cogliere la sua prima vittoria davanti a Barbera. Dopo la gara le lacrime nei box di un Cecchinello all'ultimo GP come pilota ci hanno sinceramente un po' emozionato perché personaggi come Lucio hanno sempre fatto tanto per il nostro sport, sinceri, leali e sempre spontanei!

La 250 era invece l'ultima classe a dover assegnare il titolo anche se si è visto sin dalle prove che il generoso Roberto Rolfo era in affanno per via di una moto che nel momento dell'assolo ha steccato.
De Puniet cerca subito la fuga seguito da Elias sempre più in palla a fine stagione e Nieto. Poggiali è nella mischia e Rolfo molto più in dietro. Subito il gruppo si distende con De Puniet che stacca Elias e Nieto. La gara del sammarinese è molto accorta sulle prime. Sa che non può sbagliare, mentre quella del suo rivale è tutta in salita non avendo potuto neanche provare nel warmup causa un grippaggio. Ma piano piano entrambi iniziano a risalire con Rolfo che si fa largo nonostante un motore chiaramente inferiore e una ciclistica non a posto. Ma Poggiali è imprendibile. Ha un altro passo per lui che però non molla almeno fino a quando la sua honda non si ammutolisce per qualche istante sul rettifilo dei box; forse più che un danno per la classifica è un vero colpo per il morale visto che era arrivato a Valencia molto carico e fiducioso. Sicuramente merita di più il torinese ma Manuel ha fatto una stagione incredibile andando a vincere il mondiale al primo anno nella 250. Forse, senza nulla togliere a Poggiali che era comunque un debuttante, il livello di questa 250 è sceso dai tempi di Rossi, Harada e Capirossi? E così il mondiale va a San Marino a casa di un debuttante di lusso. La sfida per il titolo ci fa quasi perdere di vista la gara. De Puniet regala al suo team mananger (Cecchinello n.d.r.) la vittoria in una giornata particolare mentre Poggiali risale fino al 3° posto ottenuto con un ritmo che dopo metà gara era sul livello di quello dei primi. Forse la paura di perdere tutto nei primi giri gli ha consigliato una tattica più prudente, segno che il ragazzo ha anche la testa. E ora speriamo di vedere il prossimo anno una honda più competitiva per non assistere al solito monomarca Aprilia!

Si è ormai chiusa la seconda stagione della motogp e l'unica cosa che è cambiata sono stati gli avversari di Valentino Rossi; il ruolo del portabandiera quest'anno è toccato Sete Gibernau sostituendo egregiamente quello che a detta di tutti sarebbe stato il grande rivale nonché suo compianto compagno di squadra, Daijiro Kato. E l'ultima gara sembra la rappresentazione in piccolo della stagione. Rossi e Capirossi partono subito forte con Sete non troppo lontano e Max a chiudere il gruppo dei migliori. Valentino con la fantasmagorica livrea della sua amata RC211V cerca subito di sbarazzarsi della pur sempre veloce Desmosedicie tenta la fuga. Lo spagnolo cerca di non farselo scappare e si lancia al suo inseguimento. Dopo qualche giro gli è alle costole mentre Loris si stacca e Max non entra mai in partita.
Inizia la solita battaglia vista tutto l'anno. Vale e Gibernau che si rincorrono, la solita lepre e il solito cacciatore. Rossi tira cercando di staccare il rivale, Sete non molla. Così a metà gara Rossi si fa passare sul rettilineo per studiare il suo avversario che coglie la palla al balzo. Ma con Gibernau davanti si riavvicinano gli inseguitori e i tempi sono elevati. Così Rossi riprova la fuga ma lo spagnolo lo segue. Dopo qualche giro un simpatico siparietto: Vale si volta per vedere dov'è Gibernau il quale lo saluta con la mano come a dire guarda che ci sono! E' stato un bel gesto che ha mostrato quanto i due si siano sfidati divertendosi durante tutto l'anno! Ma Valentino ha interpretato quel gesto proprio come un saluto e da quel momento ha ruotato il polso di quell'angolo che forse solo lui ed ha staccato Gibernau imprimendo un ritmo impressionante con una serie di passaggi sul 1.33, 1.34 devastanti anche per uno in forma e in casa come Sete.
Ad inseguire i primi 4 c'è stato per tutta la gara Carlos Checa e poco più dietro si è rivisto anche Colin Edwards e l'aprilia. Per qualche giro si sono ritrovati a combattere due vecchi leoni come Colin e Bayliss che ci hanno abituato a grandi duelli ma in ben altre posizioni.
Che dire è stata una grande stagione conclusasi degnamente con Gibernau che fa i complimenti al suo rivale mentre inscena l'ennesima scenetta andando in giro con un parruccone anni 70.
Beh io sono sempre stato convinto che questi siparietti facciano bene ad uno sport che sta diventando troppo professionistico con i suoi pro e i suoi contro…
Ci rivediamo a Welkom il 18 aprile!



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