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Moto Guzzi V11 Lemans
Ad intenditor poche parole!
Questo mese vi ho deluso? Ma sapete non è facile fare dei test con questo tempo. Certo non possiamo andare a Valencia a provare le moto, noi non abbiamo tanta bontà divina e allora track, splendidi più che mai ci divertiamo con la Guzzi V11 Lemans. Prima di partire vorrei precisare che non è una moto per la mia vivacità, non perché non mi piace o perché si comporta stranamente, ma semplicemente è di una categoria che io non prediligo. A quale categoria appartiene questa moto?

Voi cosa ne pensate? Supersport, no, touring? O sport Touting? O addirittura una Naked vestita? Vi racconto dopo averla provata!
GUZZI sicuramente è questa la sua categoria, come le Harley Davison, sono moto a se, particolari, legate al passato. Vedendola trovi la tradizione, la sua strumentazione retrò con sfondo bianco e numeri neri, questo su mantenere certi schemi, tipo il suo motore a V di 90° trasversale e l'albero cardanico per la trasmissione, alla storia della Guzzi. Adesso un pò di dati "secchi" alesaggio e corsa 92x80,1064 di cilindrata con raporto di compressione9.5:1.
Distribuzione aste e bilanceri sviluppa 91cv a 7.800 giri al minuto,davvero pochi per quello che circola in giro, ma in linea con i raffreddati ad aria,categoria alla quale appartiene.
Ora montiamoci sopra, azz…… pensavo fosse più facile toglierla dalla vetrina, ma la sua mole si sente e anche in retromarcia non è banale, non ha neanche tanto angolo di sterzata. Bene, una volta sceso per fare più forza con le gambe e dopo faticato sette camicie,"Yuri,ma questa vetrina non si poteva fare più larga?", riesco ad uscire e premo il desiderato Start. Avevo già provato la BMW RS 1100 e vedendo la posizione dei due cilindri mi aspettavo un colpo a destra o sinistra, infatti come previsto, senti proprio il pistone destra che si avvia, poi il sinistro e poi salgono i giri e tutto si normalizza, comunque coinvolgente. A questo punto al minimo mi aspettavo un tentennio orizzontale destra sinistra, invece scopro che la Guzzi è abbastanza equilibrata. Una volta partito arrivo al primo semaforo e come abitudine scalo lentamente le marce affiancandomi alle macchine, ma questo cardano tira leggermente a destra è un pò fastidioso, per chi come me non è abituato al questo tipo di trasmissione finale, mi porta quasi a rompere uno specchietto addosso ad una UNO!! Quei bicchierini... Verde, riparto tirando le marce, motore bello pieno da bicilindrico di grossa cilindrata, bello pieno hai bassi, un tiro poderoso, piacevole e soprattutto diretto, senti proprio il motore che "pistona", vibra, è tutta una vibrazione, è questo che mi fa escludere un po' la categoria dei "bi", dai miei gusti, ma torniamo a noi, senti proprio di guidarla, rumore "Guzziano a voce bassa",causa le normative cee vigenti, inconfondibile come il "Pompone"! Mi viene il grosso dubbio visto che i bicilindrici si "svitano", come puoi affrontare un lungo viaggio senza risentirne?! Io sono abituato a molto meno tintinnio, però essendo ora nel periodo post-dakar, Meoni sei grande,loro con i mono/bi/cilindri possono tranquillamente smentirmi. Il comportamento in strada è da moto turistica e devi prenderlo come tale, non puoi fare uno strappo e forzare troppo, Freni…brembo serie oro,un classico della frenata, che fino all’anno scorso erano montati su tutte le moto superspotive delle case italiane, quindi si adatteranno benissimo a l’uso sport touring della nostra Guzzi, mi hanno dato la sensazione racing, infatti si sono confermati tali, dopo qualche Km di meritato rodaggio.
La frizione bidisco a secco con comando idraulico, ed il cambio, a sei rapporti, risultano precisi e senza sorprese, le marce si innestano bene e la frizione non è faticosa.
Quando passi per i paesini il rombo è unico, se ti fermi ad un bar, tutti vanno a vederla, una bella soddisfazione per il proprietario, poi iniziano le domande, dalle più banali alle Ops e ora cosa gli rispondo…questa è proprio una moto di carattere!
Giudizio finale:
Vista la sua indole è una moto propensa alle lunghe girate e poco idonea per semplici sparata pomeridiane, quello che abbiamo potuto constatare dalla nostra breve prova è la forte emozione di essere veramente a contatto con i pistoni, ti senti un motociclista di altri tempi. Questa GUZZI è un mezzo con cui fare del buon turismo e vivere intensamente i motoraduni, dove si trova sicuramente a suo agio; rombante, mitologica, tradizionale e affascinante, una distinta signora, con qualche anno, leggermente truccata, in mezzo alla sala da ballo, con molti occhi addosso che vorrebbero provarla. In conclusione all'uscita delle curve a sinistra quando acceleri tende a raddrizzarsi facendoti allargare molto la traiettoria, mentre in quelle a destra si ha la sensazione che possa cadere da un momento all'altro; la V11 è fatta per sentire il vento, per godersi il panorama ed assaporare i profumi mondani.

Ringrazio il Motorshop Point di Montevarchi per avermi fatto giocare con questa leggenda e l'amico Yuri per avermi aiutato a toglierla dalla vetrina.

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