Tutto inizia per un post sulle vacanze in agenzia e quasi per caso ti ritrovi nella vacanza più bella della tua vita fatta di amici veri, risate sofferenza pieghe buona cucina ma soprattutto uno spirito di gruppo pari a quello dei soldati al fronte. E' incredibile quello che stai perché andare in vacanza con persone che conosci poco non è la cosa più normale del mondo… ma se il mio fiuto non mi inganna penso che andrà tutto meravigliosamente bene! E così tutto ha inizio in un caldo sabato di agosto puntando in direzione Firenze la prua del mio Gixxed carico come un asino. E nel viaggio la mente frulla, pensa, immagina sogna pieghe, km di asfalto, paesaggi nuovi per fare da contorno ad un infinita smanettata lungo le colline e i passi del centr'Italia… Intanto la strada scorre sotto le nuove diablo con 35° C lungo l'autostrada del sole. La mente canta canzoni come un autoradio e gli autogrill sono una manna per fumare una sigaretta e bere una bibita… ma tutto si sopporta perché sono sicuro che sarò straripagato. Una sosta a S. Giovanni per incontrare due vecchi amici uno matto e uno quasi papà. E poi di nuovo via veloce accaldato ma eccitato verso Pistoia dove terminano 450 km di autostrada e finalmente iniziano le curve. Anche se carico a due pieghe non ci rinuncio mai! Stringendo i denti tiro fino a Sillano dove un gran team ma soprattutto una meravigliosa compagnia è lì ad aspettarmi. Lo spirito che regna lì qualcosa di magico, tutti uniti tutti pronti a far casino, ritrovare i vecchi conoscere i nuovi, sono frastornato ed emozionato per essere per la prima volta ad un incontro quasi ufficiale in moto. Avere la mia moto vicino a quella di Ricu, Marchino, Muttley è qualcosa di strano ma terribilmente emozionante. E così la notte cala tra casino e risate mentre i piloti sono già tra le braccia di morfeo coccolati dalla loro dolce metà. E' tutto troppo meraviglioso per essere vero. E tra i nuovi conosco chi dovrà sopportarmi per una settimana e in men che non si dica si instaura subito un bel feeling che rassicura sui giorni da passare insieme! Il giorno successivo con gli amici alla ricerca del tempone si provano sempre le stesse sensazioni di paura mista ad eccitazione e un certo orgoglio perché i nostri sono tutti tra i migliori! E' ormai domenica quando con Ricuzzo ci dirigiamo verso il primo passo, il passo del Cerreto. Nonostante le moto cariche il ritmo è tutt'altro che turistico e a parte una mia scavallata su una striscia bianca una imbarcata del mio compagno di viaggio tutto fila via andando verso la ormai mitica Cà Benno nel massimo divertimento… se questo è l'antipasto della vacanza siamo a posto!!!! Sulla strada di Ramiseto poi il polso ruota senza ritegno la manopola e i numeri sono di quelli da 6 al superenalotto… Con le borse che sballonzolano a destra e a manca arriviamo a Cà Benno dove la mia mente malata medita una salita in notturna per il battesimo del Gixxed ma Ricu sicuramente più assennato me lo impedisce. Vabbeh ci rifaremo domani. Sveglia di buon ora con il bocia a fianco… beh avrei preferito Manuela Arcuri ma chi si contenta gode, no? Colazione veloce, infilo la tuta e mi sento come un pilota pronto a scendere in pista, come un gladiatore nell'arena! Una sensazione incredibile e il cervello che mi ripete di non fare stronzate perché ho ancora 5 giorni di vacanza in moto che mi aspettano. Con una bella sorpresa arriva il furgone ufficiale SAX RACING TEAM a farci da supporto… siamo al completo. Scendiamo verso l'arena scaldando le gomme… Siamo al battesimo. Il Gixxed a Cà Benno. Avevo promesso che lo avrei portato fin lì ma ora ci sono. Quella strada è una droga e ogni volta che torni su solo la stanchezza e il gran caldo frena la voglia di ritornare giù… E' bellissima e a colpi di ginocchio e saponette le salite scorrono più che la benzina attraverso gli iniettori sotto gli occhi di Rolik che tanto ha aspettato (ne sono certo) di vedermi lì. La moto ha qualche problema ma il divertimento è il massimo… tutto è meglio di come immaginavo e salire con gli amici è bellissimo. Tra una strullata e l'altra del Sax il gruppone si divide e restiamo i 4 dell'avemaria pronti a partire verso il passo delle radici. E qui il primo numero degno di Ed il Polso… Un cane decide di suicidarsi fiondandosi sotto le ruote della mia moto… la moto si impenna ma grazie alle mie lunghe leve ma soprattutto al gran culo resto in piedi sotto gli occhi del Derik esterrefatto… si continua come se nulla fosse e qualche Km più avanti becchiamo la prima pioggia. Ma siamo più forti di tutto e sul Valico troviamo un bel sole ad asciugarci. Tra un tratto bagnato e l'altro due pieghe si tirano sempre volentieri andando verso il passo dell'abetone dove troviamo famigliole e……… vecchi! Si fa tappa in un alberghetto a Pontassieve. Elena presa dalla necessità di vita mondana prende troppo alla lettera la battuta di Ricu e si va fare un giro a Firenze; insomma un po' di cultura ci vuole anche no? E così arriviamo fin dentro piazza della Signoria in moto tra gli insulti dei pedoni che cercavano un po' d'aria alle 2 di notte e quelli di un gruppo di punk mezzi ubriachi. Martedì è forse il giorno più intenso… Si parte per il passo del muraglione che ci riporta in emilia. Strada fantastica, grip stupendo e pieghe sempre più esagerate. Il piacere di guidare su quei passi è qualcosa di unico, contornati da montagne stupende, aria fresca e ben ossigenata. E' da quando avevo quindici anni che sognavo di andare al passo del muraglione e ora sono lì in moto, e con una compagnia fantastica; mi sentivo in estasi, una sorta di eccitazione mista alla felicità e alla serenità che il posto e le persone intorno a me riuscivano ad infondermi. Si scende dirigendosi verso i Passi delle Cento Forche e di Madonna delle Forche dove troviamo un caldo infernale ad attenderci; bel tracciato ma fondo troppo dissestato che piace solo a Ricu. Si scende per andare verso il passo della Calla che definire fantastico vuol dire sminuirlo; peccato che abbiamo trovato il bagnato nei tratti più belli ma non si è certo lesinato con il gassone… Scesi dalla Calla decidiamo di andare a mangiare la tanto decantata Schiacciata al Lardo di Colonnata sul passo della Consuma. E di nuovo giù di gas a volontà; è il quinto passo in un giorno ma la voglia di pieghe non ci abbandona mai e anche se si inizia a sentire la fatica l'appagamento dei sensi è unico al punto che per andare verso città di Castello facciamo il sesto valico del giorno: il Passo dello Spino che scende a Pieve Santo Stefano. Ricuzzo come al solito con i suoi ingressi fulminei cerca di fuggire ma con qualche bella manata di Gas decisa lo bracco da vicinoe la salita è spettacolo allo stato puro mentre Elena fa passi avanti nella guida giorno per giorno. Arriviamo a Città di Castello (PG) con 270 Km di pieghe in un giorno, stanchi ma piacevolmente appagati, dove dopo aver piazzato le tende cadiamo in sonno profondo con la consapevolezza di essere sempre più affiatati, legati e beati nel nostro ideale di vita. Con le borse abbandonate al Camping si va a fare due pieghe alla bocca Trabaria dove il Derik ci istruisce sulle traiettorie ma soprattutto sul bar dove mangiamo delle squisite tagliatelle alla lepre. Qualche altra salita con ginocchio a terra alla bocca trabaria e via verso la Seriola che con i suoi curvoni infiniti è goduria allo stato puro… E qui Ed si esibisce nel secondo numero del suo repertorio proprio sotto gli occhi del suo denigratore Ricu… Firma nera di 30 m lungo un curvone a sinistra… peccato non essermene accorto. Siamo andati molto forte su e giù tanto che gli smanettoni locali sono subito partiti a caccia di polli con scarso successo, perché gli staccatari il gasse lo sanno dare eccome… Poveri illusi, anche oggi si mangia polvere… Ripresi i bagagli con una tappa di trasferimento si raggiunge Foligno dove Derik ci mette a disposizione un alloggio per trascorrere la notte ma soprattutto dove ci attende una cena ricca e succulenta e un ospitalità ineguagliabile. Al mattino tutti pronti per provare il test track di Derik. Strada meravigliosa con curve secche che aprono dove entrare a fuoco e uscire a cannone. L'asfalto offre un grip incredibile e la conformazione delle curve fa si che ti ritrovi con il ginocchio a terra senza volerlo, le gomme si scaldano, mordono il terreno e sembra che nessuno possa smuoverle da dove si sono incollate. Scendendo con Elena il terzo numero… in un sinistra appoggiato sul ginocchio distratto dalle belle forme della smanettona in tuta finisco largo nella ghiaia puntando con il cupolino un paletto catarifrangente… non so come ma per fortuna quel paletto si è spostato e rimediato solo una ginocchiata e una piedata… Nessuno può abbatterci, figuriamoci se lo consentiamo ad un paletto e un cane. Nel pomeriggio si riparte alla volta di Terni per visitare la cascata delle Marmore. Passiamo da Colfiorito e Visso; le strade dell'umbria sono morbide, tonde e si snocciolano tra distese di prati dai colori tenui, che incantano lo sguardo e colpiti quasi dalla sindrome di Stendhal la guida diventa una cosa automatica quasi meccanica. E' tutto così bello da non voler staccarsi mai da tutto ciò. Si attraversa la Val Nerina che scorre veloce seguendo il percorso del fiume Nera, tempestata di fiori lungo i guard rail che hanno più significato di mille limiti de velocità. La cascata è qualcosa di imponente. Alta, bianca contornata dall'acqua nebulizzata che da sollievo in una giornata così calda, e il suo rumore copre quasi quello del motore, ma tutto è così bello che anche le cose più piccole danno emozione. Volevamo proseguire verso il monte Terminillo ma per oggi basta… I Km iniziano a farsi sentire. Beh tutto rimandato per il giorno dopo… Entriamo nel Lazio passando dalla meravigliosa Spoleto e dalla zona del Reatino; la salita del Terminillo è una classica delle cronoscalate automobilistiche; il traffico di ferragosto ci consiglia di limitarci…. Solo un po'! Così la salita scorre allegra e il piacere che troviamo nella temperatura sul terminillo è impagabile! Però i volti iniziano a intristirsi perché si capisce che tutto sta per volgere al termine. Una magia, un incanto che sta per svanire nella mezzanotte di Cenerentola; ma si sa che le cose belle durano poco e forse sono tali proprio per questo. Il groppone sale sempre più verso la gola e si blocca lì quando Ricu ci conferma che scesi dal Terminillo avrebbe preso la strada di casa, mentre io Elena e Derik ci dirigiamo verso Santa Marinella dove Giulio ci mette a disposizione la sua stupenda casa e ci regala finalmente la tanto attesa serata mondana di Elena!!! Tutto meraviglioso ma ci manca qualcosa. Il gruppone è ora spezzato per forza di cose sta per dividersi. La sana rivalità con Ricu aveva reso tutto molto divertente, emozionante, facendo diventare ogni salita come una striscia del Joe Bar. Giulio da perfetto padrone di casa non ci fa mancare nulla, compreso un bagno in mare alle 3 di notte e pieghe per il giorno di sabato. Siamo incredibili noi smanettoni… non ci saziamo mai di piegare accelerare staccare… dopo le ultime pieghe in un rito di fratellanza ci scambiamo le moto come gli indiani si scambiavano il sangue ed è tutto bellissimo nell'alone di tristezza che ci conduce verso la separazione. Nel pomeriggio ridirigo il Gixxed verso casa in un'autostrada troppo dritta che da troppo tempo alla mente libera di pensare, ricordare e liberare qualche lacrima dagli occhi per dei giorni meravigliosi, intensi passati in posti stupendi, con qualcosa di stupendo che si chiama moto ma soprattutto con persone stupende che staccata ha fatto incontrare nell'era informatica, ha unito, ha raccolto in un'unica grande famiglia… e ora voglio dire una cosa che mi è balzata subito agli occhi: in una settimana non un momento di tensione, non un'incazzatura ma tutto si è svolto in una fantastica armonia, con tante risate e piacere di stare assieme. Grazie ragazzi siete stupendi! Per il prossimo anno avete impegni?