superpicci: - usi la moto su strada? se si quale? La moto la usavo fino a qualche anno fa,una Honda CR125 fatta a Motard. Poi quando ho iniziato a correre con la 125GP,diciamo nel 2000 più o meno,ho smesso di usarla. Non riesco ad andare piano...su strada prenderei troppi rischi. In compenso con la macchina....... - durante un week-end di gare riesci a divertirti andando in moto o la tensione e le responsabilità hanno il sopravvento? Correre in moto è un divertimento,è un gioco,è difficile considerarlo come un classico lavoro. Per questo ad ogni gara,nelle prove private,vado con l'idea di divertirmi. Questo non vuol dire che non sono "professionale":quando salgo sulla moto o quando si deve fare sul serio so trovare la giusta determinazione e concentrazione. Diciamo che il divertimento c'è sempre anche se a volte assume sfumature diverse. Se la tensione e la responsabilità mi togliessero il divertimento penso che non potrei più correre in moto,credo sia così per tutti i piloti. - il pilota ( o i piloti ) che quest'anno ti hanno impressionato ( se ce ne sono stati ) Non saprei dire chi mi abbia impressionato in modo particolare,vanno tutti forte. Diciamo che chi mi aspettavo di veder lottare per le prime posizioni effettivamente era li dove pensavo. Il livello della 125 è molto alto,è una classe molto combattuta,tutti quelli che hanno lottato per le prime posizioni sono stati bravi.
RS4ever: - come giudichi complessivamente la tua stagione appena passata?
Il bilancio della mia stagione è sicuramente positivo. Ho praticamente raggiunto tutti gli obiettivi che mi ero fissato a inizio stagione. Ho vinto nuovamente il Campionato Italiano,era un obiettivo importante e che volevo fortemente raggiungere. Ho disputato una buona stagione nel mondiale conquistando 10 punti. Sicuramente avrei voluto andare meglio,a volte mi incavolavo perchè sentivo di non poter guidare come sentivo di poter fare,ma tutto sommato la stagione mi è servita per conoscere le piste e per fare esperienza. Ultimo obiettivo,molto importante,che ho realizzato è quello di essermi messo in mostra e di aver conquistato un ingaggio in un top team in cui credo molto,ovvero il Team Gilera.
Ste_86: - Quali sono le differenze tra la guida di una 125SP e GP? A livello di emozioni?
La 125SP e la 125GP sono due moto che poco hanno in comune. Lo stile di guida è molto diverso,la posizione di guida è profondamente differente. Una 125GP è molto più maneggievole,agile,difficile da portare al limite,sensibile,sbagliare purtroppo è facilissimo. Essendo così piccole la posizione sulla moto è fondamentale,braccia,gomiti,ginocchia gambe,testa devono diventare un tutt'uno con la moto perchè se nò perdi velocità e tempo sul giro.
Ed il polso: - Con la malaguti hai vinto il titolo italiano 2 volte, hai vinto la gara Italiana a mani basse dell'europeo nel 2002 mentre nel mondiale hai faticato non poco a portarla a punti. C'è così tanta differenza tra le moto che corrono l'Italiano/Europeo rispetto a quelle del mondiale? Le differenze tra le moto da mondiale e da CIV o Campionato Europeo ci sono,con una moto da campionato nazionale è impensabile vincere nel mondiale. Noi nel Campionato Italiano avevamo una moto che era tra le prime 4 o 5 moto più veloci. Non era la più veloce in assoluto,purtroppo mi vedevo sverniciare nei rettilinei troppo spesso e con troppa facilità,ma in ogni caso non mi potevo lamentare. Non sono un supereroe e quindi se ho vinto il Campionato Italiano 2 volte lo devo anche alla moto,sarei un ipocrita a negarlo. Però diciamo che penso di averci messo molto del mio. A mio modo di vedere la maggiore differenza tra mondiale e Campionati Nazionali stà nei piloti e nel livello di bravura. Nel Campionato Italiano spesso ci sono 3 o 4 piloti che vanno forte e poi una netta differenza con gli altri. Nel mondiale invece la differenza è meno netta,diciamo che il livello di bravura è distribuito in maniera continua e non a gradini. Io spero di essere in alto in questa graduatoria.....Per quanto riguarda il livello della mia moto nel mondiale penso che tutti abbiano visto quale fosse. Demonax #25: - com'è stato il passaggio dalla 125sp alla 125gp??
Per mè il passaggio è stato facile,sulle SP andavo più piano che nelle GP. Ma non è così per tutti. Dipende da tanti fattori come la statura,lo stile di guida,la fortuna..... - come hai cominciato? come avete fatto a trovare sponsor?
Ho iniziato a correre con le moto da cross a 7 anni assieme a mio padre. E' stato per gioco e per divertimento. A 16 anni sono passato alle minimoto con cui ho corso per 3 anni. A 19 anni ho corso nel Challenge Aprilia e nella SP. Sono poi passato subito a correre con le 125GP (dal 1999) vincendo al primo anno il Trofeo Honda RS125GP e ottenendo altri buoni risultati. Tra il 1999 e il 2003 ho sempre corso nel Campionato Italiano,ho fatto qualche gara di Europeo e una stagione nel Capionato Spagnolo (l'anno scorso). Ho corso con varie moto: Honda,Italjet,Engines Engineering,Malaguti. Avevo già fatto altre gare nel motomondiale prima di quest'anno,tre per la precisione,con discreti risultati. Insomma la mia carriera è ben diversa da quella TIPO di un pilota "ultima generazione". Ho fatto molta gavetta,ho dovuto realmente sudarmi quello che ho guadagnato perchè purtroppo i soldi la fanno da padroni anche nel mondo delle moto. I primi sponsor sono stati i miei genitori che mi pagavano tutto. Salendo con le categorie ho dovuto trovare sponsor "esterni" e,ovviamente,sono iniziati i problemi. Bisogna andare in giro a chiedere nei vari negozi,nelle ditte,bisogna avere faccia tosta e non bisogna mollare mai anche quando in tanti ti negano la sponsorizzazione. E' la parte del mondo delle corse che meno mi piace anche se è grazie ai miei sponsor che posso correre,in primis i miei genitori e mia sorella.
ZANZARA: - cosa consigli a chi è bravo per farsi notare dai team "che contano"? Bisogna essere innanzi tutto determinati,bisogna sempre lottare al massimo e dare tutto quello che si può. Non bisogna mai illudersi di essere arrivati,bisogna lavorare sempre e non accontentarsi mai. Ci vuole molta fortuna e sicuramente la via più semplice è quella di avere un portafoglio gonfio,purtroppo.
- come ti sembra in termini di guidabilità la nuova moto?
La Gilera è una moto che sicuramente và più forte rispetto alla moto con cui ho corso nella passata stagione. Però ancora devo capirla per diventare un tutt'uno con Lei. E' più difficile da guidare,è più rigida,è più difficile da inserire in curva. Purtroppo nella gara che ho fatto a Jerez ho potuto fare solo 7 giri con la pista asciutta e quindi non ho potuto prendere più di tanto confidenza. Però leggendo i dati della telemetria posso dire di essere più che contento del mio passaggio in Gilera. Ancora però c'è da lavorare prima di poter pensare di lottare per le prime posizioni in gara. Devo crescere assieme alla mia moto,devo trovare le giuste regolazioni,non vedo l'ora di poterlo fare. - Drovremmo aver paura che "qualcuno(senza fare nomi)" ci umilii pesantemente nelle curve di Escalaplano nelle prossime vacanze,o non porti mai la moto in vacanza? La moto non la porto mai in vacanza,o meglio,solitamente quando voi siete in vacanza io sono a Brno o in qualche altra pista del Mondiale.... luca84: - come fa un ragazzo a imettersi nel mondo delle corse se non ha un fondo monetario elevato?te come hai cominciato?minimoto?
In pratica ho già risposto alla tua domanda a Demonax #25. Io ho avuto la fortuna che i miei genitori,appassionati di moto,mi hanno aiutato a correre fino a che hanno potuto. Poi abbiamo cercato altri sponsor rivolgendoci a parenti,ditta di mio padre......una grossa fatica. Se uno non è figlio di Paperon de Paperoni per correre in moto ad alti livelli deve badare anche al centesimo,almeno fino a che non riesce a "sfondare". armadillosiberiano:
- fabrizzio...pensi mai che tu vivi il sogno di molti e sei da molti invidiato???questo come ti fa sentire???
Sono molto fortunato ad essere riuscito a fare quello che molti ragazzi sognano,ovvero correre in moto. Ho lottato molto e non mi sono mai demoralizzato e ora spero di essere all'inizio di un gran bel sogno nel motomondiale. Sò di essere invidiato,in senso buono,da molti ragazzi e questo nei momenti più difficili mi dà la forza per lottare. Spesso lo si dice per retorica,che la fortuna dei piloti la si deve ai tifosi....ma io penso che sapere che il mio sogno,quello che stò vivendo,è quello che molti ragazzi vorrebbero realizzare mi dà forza e coraggio. Me ne stò accorgendo ora,negli ultimi due anni,in cui si può dire che sono passato dalla parte di coloro che una volta "invidiavo",sempre in senso buono.
Fogster: - Volevo chiedere.. cosa è più importante durante una gara, per quanto riguarda l'equilibrio psicologico di un pilota? Andare sempre al massimo per 20 giri di fila, cercando di guadagnare posizioni e contemporaneamente di non sbagliare assolutamente... quale è il giusto bilancio tra la freddezza matematica che permette di correre a lungo al 100% senza sbagliare una traiettoria e gli "sprazzi" di rabbia, di competitività che ti permettono ad esempio di compiere un sorpasso? Quando corri, qual è, se esiste, il più grande elemento di stress psicologico, quello che può portare all'errore? Come fai per eludere un carico emotivo così pesante quando corri?
Pensare di andare al massimo per tutta una gara è difficile,pensare di andare oltre i limiti per una gara è impossibile. Bisogna dosare le forze sia fisiche che mentali,badando sempre a non perdere la concentrazione. Bisogna essere sempre tesi e reattivi,rilassarsi è controproducente. Ci sono gare in cui sai di dover spingere sempre per recuperare posizioni o per prendere vantaggio da chi ti segue,in altre gare sai di poter dosare maggiormente le energie e non tirare al massimo per tutta la gara. In ogni caso però andare oltre i limiti lo si riesce a fare per qualche giro di fila,sicuramente non per una gara intera. Io quando guido parlo,urlo,mi inkazzo oppure cerco di calmarmi ma lo faccio solo perchè è un modo che ho per rimanere concentrato e per far uscire la tensione. E' una valvola di sfogo. Il più grande pericolo che può portare all'errore è la perdita di concentrazione oppure un eccessivo accumulo di tensione. Saper gestire le emozioni di una gara è una cosa che si impara con l'esperienza,è una cosa molto soggettiva. Vi ringrazio ragazzi per le domande e per le parole di incoraggiamento. Io spero di non deludere chi tifa per me e chi crede in me. Sarò disponibile in futuro a rispondere alle vostre domande. Ciao e alla prossima.
Ringrazio Fabrizio per la disponibilità e la chiarezza delle risposte e nino per aver reso possibile questa intervista.
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