PREVIEW Terza tappa lontana dall'Europa per il Campionato Mondiale Superbike questo weekend sul circuito giapponese di Sugo Sportsland, situato tra le montagne che circondano la città di Sendai. Ancora una volta occhi puntati sul campione iridato, l'australiano Troy Bayliss (Ducati Infostrada) che, con la sua straordinaria serie di vittorie dall'inizio della stagione - sei consecutive e punteggio massimo nel mondiale - sta per eguagliare il record di sette trionfi registrato da Doug Polen (Ducati) nel lontano 1991. In terra giapponese, Bayliss non avrà vita facile e dovrà faticare non poco contro due incognite: i piloti giapponesi 'wild-card', che conoscono bene il tracciato di Sugo, e il rendimento dei pneumatici, che tende a mescolare le carte in tavola su questa pista.
Il rapporto tra Bayliss e Sugo nei suoi due anni di militanza nella massima categoria per le derivate di serie non può essere considerato idilliaco. Nel 2000 non riuscì a completare il primo giro dopo due contatti ravvicinati con due 'wild-card' giapponesi alla prima curva, mentre lo scorso anno raccolse quattro punti dopo una serie di problemi con le gomme. "Certamente cercherò altre due vittorie questo weekend per continuare la mia serie positiva" ha dichiarato Troy, "ma so che sarà veramente difficile. Ogni volta che vengo a Sugo, spero che il weekend vada bene, ma purtroppo non è ancora successo!. Mi piace la pista di Sugo, ci sono parecchi saliscendi, non esattamente come Kyalami, dove ho vinto due settimane fa, ma in ogni caso, il tracciato è insidioso e molto impegnativo. Sono convinto che questo weekend le cose andranno meglio dello scorso anno, la mia moto finora si è comportata benissimo e i pneumatici hanno garantito eccellenti performance."
Con un terzo e un secondo posto a Kyalami, Ruben Xaus (Ducati Infostrada) continua il suo buon inizio di stagione, ma non si illude sulla possibilità di vittoria questo weekend in Giappone. "Vorrei tornare dal Giappone con più punti possibili per il mondiale" ha dichiarato Ruben. "La pista di Sugo mi piace ma è molto difficile e i piloti giapponesi qui sono sempre velocissimi. Lo scorso anno siamo stati sfortunati, ma sono sicuro che le cose cambieranno quest'anno. Vorrei poter salire sul podio, ma la cosa più importante è trovare l'assetto giusto per la gara per poi portare a casa punti utili per il campionato. Mancano ancora tante gare e il vero campionato inizia quando torniamo in Europa".
Nel 2001 Ben Bostrom (Ducati L&M) è stato il primo pilota non-giapponese a concludere nei punti, con un quarto posto in gara 2 e il 27enne americano spera almeno di ripetere l'exploit in una gara che lo vede schierato contro il suo fratello Eric per la prima volta dal round di Laguna Seca dello scorso anno. "Mi sento più 'gasato' per il round di Sugo questo weekend rispetto a qualsiasi altra gara. Le gomme funzionano benissimo su questa pista e voglio fortemente ottenere un buon risultato poiché sto dimenticando la sensazione di salire sul podio!", ha dichiarato Ben. "Come sempre i piloti 'wild-card' renderanno le cose difficili per tutti e tradizionalmente nessuno dei piloti del mondiale Superbike riesce a vincere qui. Lo scorso anno sono stato ad un soffio dal podio, quindi adesso tocca a me! Mi sento veramente in forma, ho passato un po' di tempo con mio fratello, mi sono allenato e non vedo l'ora che inizi il weekend".
IL CIRCUITO DI SUGO Costruito nel 1975 come pista di prova per la Yamaha, da allora il circuito di Sugo ha ospitato tutta una serie di manifestazioni di livello internazionale, incluse le gare del campionato giapponese All-Japan Roadracing, e di altre categorie di moto e auto. E' uno dei pochi circuiti che ha ospitato le gare del Mondiale Superbike ogni anno dalla sua introduzione nel 1988. Il complesso 'Sugo Sportsland' si trova a 300 km da Tokio e, al suo interno si trovano un albergo, una pista di atletica leggera e una di motocross. I piloti giapponesi vincono ogni gara a Sugo dal 1995, quando Corser e Fogarty conquistarono rispettivamente gara 1 e gara 2 con la Ducati.
I RECORD In gara: Tamada (Honda) 1'29.522 (2001); Superpole: Tamada (Honda) 1'28.797; In prova: Tamada (Honda) 1'28.658 (2001).