"Con Kato e Biaggi sarà grande sfida" Quattro titoli iridati in altrettante classi diverse e la mente rivolta al futuro. Valentino Rossi ha appena vinto a Rio il mondiale della MotoGP, ma il pesarese della Honda pensa già al 2003: "Le motivazioni non finiscono mai: c'è ancora la sfida con Kato sull'asciutto e l'anno prossimo ci saranno in pista otto Honda 4T. Una la guiderà Biaggi, una Kato... i piloti più forti. Poi le Yamaha sempre più competitive: sarà un campionato divertente". Il segreto di così tanti successi? Come al solito il campione di Tavullia la mette sul ridere: "Un po' di fortuna, quella ci vuole sempre, aver fatto delle scelte giuste e poi... mi sembra di saper guidare abbastanza bene". E adesso il confronto con papà Graziano, protagonista nel Motomondiale degli anni '70 ma mai iridato, è impietoso: "Se ho superato mio padre come pilota? Non abbiamo mai corso insieme, ma di certo sono più furbo di lui". Nonostante tutto, però, per Rossi la vittoria più bella è ancora quella dello scorso anno, quella che ha sancito la scomparsa della 500, la vecchia classe regina, quella dei più grandi piloti di sempre come Doohan, Rainey, Schwantz, Roberts o Spencer: "Il titolo più bello? Forse quello della 500 è stato più emozionante perchè si chiamava 500. Però questo è il futuro: è il primo mondiale delle quattro tempi. Ho un sacco di culo perchè rimarrò nei libri, negli annali". Poi spiega l'ennesima gag della sua carriera, quella che l'ha visto festeggiato dagli amici travestiti da giocatori della Seleçao: "E' venuta la nazionale brasiliana di calcio che mi ha dato la Coppa del Mondo. E' stato un omaggio a Rio, perchè ho vinto tanto qui, anche il mondiale della 250 nel 1999 e anche un'occasione per ridere".
Già, perchè durante la gara, nonostante la caduta di Ukawa gli avbia praticamente consegnato il titolo a corsa appena iniziata, non c'è stato tempo per rilassarsi: "Non hai il tempo di emozionarti e di pensare a tanto perchè tutta la mente è dedicata a guidare la moto, a non prendere le righe bianche, a non cadere, a non commettere errori insomma. E' stata comunque una grande emozione". Di annoiarsi, però, nemmeno l'ombra: "Quando ho visto che pioveva la cosa s'è fatta ancora più complicata. Però al secondo giro ho letto sulla lavagnetta 'Ukawa out', ho visto che ci aveva fatto un "regalo" e sono stato dietro a Roberts. Comunque i giochi non erano chiusi, perchè se Biaggi mi arrivava davanti non avevo ancora vinto matematicamente. E' stata una bella lotta quella con Max. Poi è arrivato Checa, ma aveva la vita corta perchè girava tre secondi più forte di tutti e due ed era un pochino sopra le righe. E' caduto subito e sono stato fortunato a non prenderlo... poi ho controllato il mio vantaggio". A raccontarla così sembra facile... By TGCOM
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